Diecimila muli, di Salvatore Maira: un romanzo di uomini e di bestie

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Redazione BookToBook
07 Giu 2016

” I greci come danni di guerra vogliono diecimila muli, io ho vinto l’appalto e lo voglio passare a te.”

Sentendosi trascurato, il commendatore ha sparato tutto insieme il colpo che centellinava. La cosa suona così assurda che Peppino sorride senza capire, anzi, guarda Turi come se il commendatore fosse impazzito.

“Commendatore, cosa vogliono i greci?” chiede poi.

“Muli, muli.”

“Muli. Allora ho capito bene.” Peppino guarda di nuovo Turi. “E quanti ne servono?”

“Diecimila.”

“Diecimila?”

“Diecimila.”

E siccome restano ancora a guardarlo come sospesi in aria, il commendatore continua: “Me li pagano duecentoquaranta dollari l’uno, più uno e mezzo per la cavezza. Fammi sapere se in Sicilia ci sono diecimila muli e poi parliamo del resto.”

Turi non deve nemmeno aver registrato l’enormità della cifra, perché chiede subito: “E che ci devono fare?”

“Col mulo ci puoi arare, far girare il mulino, tirare il carretto, attraversare le montagne. Il mulo è la vita. Gli americani pagheranno i muli per noi. Duecentoquaranta dollari a mulo. Duecentoquaranta per diecimila!”

Sicilia, 1949: Peppino Maiorana, giovane commerciante di bovini, si trova davanti alla clamorosa impresa di fornire diecimila muli alla Grecia, come risarcimento di guerra. Ci saranno diecimila muli, in tutta la Sicilia? Come radunarli e farli arrivare a Messina, per superare il vaglio della commissione che permetterà di imbarcarli per il Pireo centocinquanta alla volta? E come anticipare le spese necessarie, dato che non possiede di certo tutto quel denaro?

Prodigiosamente l’avventura impossibile dei Diecimila muli prende il via.

Maiorana, il paladino di una tragicomica epopea popolare, e Saitta, l’eroe borghese che si scontra con la Storia, sono i due primi attori di una narrazione fluviale scandita da brevi romanzi nel romanzo, digressioni solo apparenti che s’incrociano con la trama principale e la illuminano: perché «non basta conoscere e ricordare i fatti se non ne decidiamo il senso».

L’autore

Salvatore Maira è autore di saggi sul teatro barocco, sui rapporti tra cinema e letteratura, su Svevo, Pirandello e Verga. Ha scritto e diretto film come Donnein un giorno di festa, Amor nello Specchio, Valzer, che hanno ottenuto riconoscimenti in molti festival internazionali. Questo è il suo primo romanzo.

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