Cucina vegana e tradizione italiana? Tutto è possibile, parola di @Joysonfire
Scritto da:
Redazione BookToBook
18 Gen 2023
Sarah Joyce, conosciuta sui social come @joysonfire, cerca di spiegare – sempre con un pizzico di ironia – perché la cucina vegetale è la scelta più logica e importante che possiamo compiere per tutelare noi stessi, gli animali, il nostro pianeta. Il 17 gennaio, in occasione del Veganuary, esce Un pizzico di Joy, in cui l’autrice raccoglie le ricette della tradizione italiana in chiave vegetale.
Il pezzo sottostante è scritto da lei che ci spiega perché dovremmo essere tutt* un po’ più vegani.
Gennaio è un mese che sta particolarmente a cuore a chi ha deciso di abbracciare uno stile di vita vegan da tempo, perché è proprio nel mese di gennaio, il mese dei buoni propositi, e per tutto il mese, che si susseguono una serie di iniziative online e offline a supporto del gennaio vegano, meglio noto come Veganuary.
Veganuary è una campagna promossa dalle associazioni animaliste di tutto il mondo, in Italia è stata supportata (e lo è tuttora) dall’associazione animalista Essere Animali.
Nata in Inghilterra nel 2014, Veganuary è un’iniziativa fondata da una giovane coppia inglese per avvicinare più persone possibili a un’alimentazione vegetale. La diffusione progressiva, negli anni, è stata incredibile. Oggi Veganuary è un’iniziativa nota e conosciuta nel mondo plant based ma non solo… ormai Veganuary vanta sponsor molto noti anche tra colossi dell’industria alimentare non vegan, in Italia e nel mondo.
L’amore, la cucina vegetale e la sostenibilità con Cibo supersonico
Iscrivendosi al Veganuary si ha accesso gratuitamente a una serie di informazioni nutrizionali, filosofiche, ricette e workshop… per provare a immergersi in questa nuova filosofia, ma non solo. Tantissimi e tantissime content creator, influencer, brand e aziende supportano Veganuary: da chi propone ricette per supportare chi sta intraprendendo questa sfida a promo e sconti su prodotti o ristoranti vegani. Insomma, è un momento di “festa” e senza dubbio l’occasione ideale per provare a darsi questa possibilità. Un pizzico di Joy è stato scritto e pensato per supportare chi ha adottato uno stile di vita vegano da molto tempo o chi entra, in punta di piedi, in questo mondo per la prima volta.
Il libro contiene 50 ricette della tradizione italiana, rivisitate in chiave vegetale, quello che a mio parere mancava quando sono diventata vegana nel 2019. Invitare una persona a provare a mangiare vegetale stravolgendo quello che ha sempre mangiato, introducendo ingredienti impronunciabili e introvabili, è una strategia che può funzionare su alcuni, ma non tutti. Ci sono persone (e io mi sento di appartenere di più a questa categoria) che hanno un legame profondo con la tradizione, con i piatti e la cucina di una volta. Ecco, per loro, per noi, ho voluto offrire un’alternativa che non si allontanasse in maniera così drastica alla cucina italiana.
La mia cucina vegetale vuole essere proprio questo: accogliente. È la cucina delle nonne, delle mamme con le mani nella farina: dalla pasta ripiena a un ragù saporitissimo… possiamo mangiare vegetale continuando a mangiare quello che abbiamo sempre amato, reinterpretandolo senza stravolgerlo.
La base per un buon soffritto è la stessa, gli odori, le spezie, le erbe… non cambiano, sostituiamo gli ingredienti di origine animale con altro senza rinunciare al gusto, allo sfrigolio e al profumo.
La cucina vegetale è un viaggio bellissimo all’interno di sapori nuovi ma allo stesso tempo familiari, è una presa di posizione gentile ma diretta, è un viaggio armonico verso la consapevolezza che quello che abbiamo sempre fatto e sempre mangiato… può essere cambiato. Può essere vegano.