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Dimmi che viaggiatore sei e ti dirò qual è il viaggio giusto per te!
Scritto da:
Redazione BookToBook
31 Lug 2015
Mettersi in viaggio è uno dei modi migliori che abbiamo a disposizione per aprire la nostra mente sul mondo immenso e meraviglioso che ci circonda. Scegli il tuo profilo di viaggiatore e scopri il libro giusto per accompagnarti nel tuo prossimo viaggio!
Scegli il tuo profilo
Viaggiatore emotivo
Ovvero: come attraverso il viaggio e la sua mitologia uno scrittore contemporaneo ci fa entrare nel suo universo intimo, ci parla dei suoi amici, della moglie e dei figli. Dal diario al reportage, dalla lettera al racconto, un’esperienza di vita che nasce da una passione narrativa incastonata nelle realtà del mondo. Chicago, la Florida e la New Orleans del post-Katrina. E ancora New York e la California. Una vacanza familiare a Courmayeur e un pezzo sull’Italia in forma di dialogo con il figlio bambino, in cui si spiega che Venezia sprofonda per colpa nostra. Il filo del racconto guida il lettore alla scoperta di Mosca, Londra, Parigi, Lisbona e di nuovo in Italia: la Sardegna, il Trentino, per approdare al Messico. Sempre sull’onda di mille suggestioni culturali diverse. Da leggere: Viaggi e viaggetti. Finché il tuo cuore non è contento, di Sandro Veronesi.
Viaggiatore cittadino
Durante le vacanze usi parte del tempo a tua disposizione per conoscere meglio il posto in cui vivi? Ecco un libro che ti aiuterà a capire come fare. Un napoletano doc racconta, senza pudore e reticenze, immagini del tutto inedite della sua città. Perché, per conoscerla bene, bisogna avere il coraggio di guardarla dal di dentro e viverla per quello che è. Una “controguida”, come ben recita il sottotitolo, in cui l’autore ti guida in luoghi del tutto inusuali (un modernissimo garage scavato nel cuore di una grotta, il mercato ittico, la stazione marittima), ma sempre giocando sul filo del paradosso, dell’ironia, del rovesciamento. Vale per Napoli, come per qualsiasi altra città desti il tuo interesse. Da leggere: Non scendete a Napoli, di Antonio Pascale.
Viaggiatore romantico
Chi vive il viaggio prima di tutto come esperienza di contatto con altre persone. È il viaggiatore che si lascia coinvolgere, si identifica con le persone e con la loro storia, per poi tornare a casa con il bagaglio di un’esperienza da raccontare e condividere. Se sei un viaggiatore di questo tipo, la storia della giovane reporter norvegese che diventa per quasi un anno “la figlia bionda” di Sultan, ospite nella sua casa e testimone di amori proibiti, crimini, punizioni, ribellioni giovanili e ingiustizie, è il libro giusto per te. Il resoconto di un’esperienza straordinaria, la voce di un popolo che cerca di risollevarsi dopo la guerra, i sogni di riscatto che squarciano il buio di una società in lotta per la sopravvivenza. Da leggere: Il libraio di Kabul, di Åsne Seierstad.
Viaggiatore avventuroso
A chi si mette in viaggio con il minimo bagaglio indispensabile e molto spirito di avventura consigliamo invece un libro sul Tibet, paese remoto e misterioso spesso percepito come il luogo per antonomasia della pace e dell’introspezione, della ricerca interiore. Nell’immaginario occidentale, il Tibet è associato al volto del Dalai Lama o a film come Sette anni in Tibet. Le cose non stanno esattamente – o non solo – in questo modo, però. L’autrice ricostruisce i processi storici, politici e sociali che hanno modellato nel corso dei secoli la complessa e affascinante cultura tibetana e si rivolge soprattutto a un pubblico non specialista, ma curioso di conoscere una delle civiltà più suggestive dell’Asia. Da leggere: Nel paese delle nevi, di Chiara Bellini.
Viaggiatore introspettivo
Se sei un camminatore instancabile non puoi fare a meno di lasciarti accompagnare da questo libro singolare, dalla cui lettura uscirai sicuramente rinfrancato nelle tue convinzioni. Il mondo è silenziosamente percorso da camminatori. Individui che camminano per la loro felicità, oltre che per andare da un luogo all’altro. Come l’autore di queste pagine: per lui camminare, pensare, scrivere fanno parte di uno stesso ciclo vitale che si ripete incessante nel suo destino. Che si tratti di camminare per una città come Parigi, della dolce campagna norvegese o dei sapori forti della Turchia, il viaggio inizia con un imperioso richiamo interiore. Da leggere: Camminare. Dappertutto (anche in città), di Tomas Espedal.