«Qui riesco quasi a concepire come un amore possa durare tutta una vita: mentre finora ero assolutamente convinto che nessun amore potesse resistere un anno.»
Il 30 luglio del 1818 a Thornton, nello Yorkshire, nasceva la quinta di sei figli: Emily Brontë. Il suo destino, come quello delle sorelle Charlotte e Anne (autrici rispettivamente di Jane Eyre e Agnes Grey) era già segnato. Anche se scrisse per lo più poesie, Emily viene ricordata per il suo unico, splendido, romanzo: Cime tempestose.
Wuthering Heights, questo il titolo originale, inizialmente non fu accolto in maniera benevola, sia per la sua struttura innovativa, che confuse i critici, sia per gli argomenti trattati, che furono subito oggetto di scandalo. Per fortuna oggi Cime tempestose è invece considerato un classico della letteratura mondiale e uno dei migliori esempi della letteratura vittoriana, al punto da aver ispirato numerosi adattamenti. Ma quali tra questi sono i più curiosi?
1. Sono ben sette, tra cinema e televisione, gli adattamenti di Cime tempestose. La prima è del 1939, mentre nel 1954 è il visionario Buñuel con Abismos de pasión a portare il libro nelle terre del surrealismo. Nel 1970 toccherà a Timothy Dalton vestire i panni di Heathcliff. L’adattamento cinematografico del 1992 fu invece il primo a mostrare la storia nella sua interezza. Nel 1953 la BBC realizza il primo adattamento televisivo, e solo nel 2004 anche la RAI mette in onda una miniserie di Cime tempestose diretta da Fabrizio Costa. L’ultima e più recente trasposizione è del 2011, diretta da Andrea Arnold e presentata alla 68ª Mostra internazionale d’arte cinematografica di Venezia.
2. Nel 1992 Bernard J. Taylor ricava da Cime tempestose un musical. Lo spettacolo è stato poi tradotto dall’originale inglese in altre sei lingue per essere rappresentato, oltre che in Inghilterra, in America, Olanda, Germania, Polonia, Romania, Australia e Nuova Zelanda.
3. Kate Bush debutta nel 1978 proprio con un brano intitolato Wuthering Heights, chiaro omaggio al titolo originale del romanzo della Brontë. La canzone rimane in testa alle classifiche di quasi tutto il pianeta, Italia compresa, e lancia la carriera della cantautrice britannica.