Prestigiosa abbastanza da catturare l’attenzione del «New York Times»: Elena Ferrante è davvero una scrittrice apprezzata in tutto il mondo. Il successo inarrestabile da cui prende l’abbrivio la storia di L’amica geniale è un vero e proprio caso editoriale, impossibile da ignorare nel panorama della narrativa italiana contemporanea. Quali sono le ragioni del suo successo?
1. La scelta dell’anonimato. Elena Ferrante è uno pseudonimo. È l’autrice stessa a spiegare le ragioni della sua scelta in un libro intitolato La frantumaglia, in cui risponde ad alcune delle domande più frequenti dei suoi fan. Secondo lei (o lui!) chi scrive un libro dovrebbe sempre farsi da parte e restare nell’ombra, per consentire al lettore di interagire in prima persona solo con la storia affidata alla pagina, senza farsi influenzare da chi l’ha scritta.
2. L’aver saputo raccontare una vera amicizia. La serie dei quattro romanzi che si apre con L’amica geniale ha come protagonista la storia dell’amicizia tra Lenù e Lila, in una narrazione-fiume che va dall’infanzia a Napoli negli anni Cinquanta del secolo scorso fino ai giorni nostri. Dopo l’infanzia leggiamo della giovinezza (in Storia del nuovo cognome), della maturità (in Storia di chi fugge e chi resta) e della vecchiaia incipiente delle due amiche inseparabili (in Storia della bambina perduta). È proprio questo rapporto, fatto di testa e cuore, avvicinamenti e allontanamenti, di solidarietà e crudeltà, il vero grande protagonista di tutta la saga, l’elemento che più ha presa sul lettore.
3. Il coinvolgimento emotivo. Tutti quelli che hanno letto i quattro libri, noi compresi, concordano su una cosa: una volta che hai cominciato il primo, non puoi non arrivare in fondo! La ragione? Semplice: si tratta di una storia viva, che respira e palpita lei stessa a ogni pagina, che ti coinvolge e sconvolge facendoti entrare nelle emozioni più vere e profonde dei personaggi.
4. La capacità affabulatoria. Questa storia così speciale è raccontata con uno stile molto personale. Una prosa serrata e avvincente che ti rapisce e ti fa desiderare che arrivi il più presto possibile il prossimo momento libero per rimetterti a leggere. A parte i grandi classici, su cui non si discute, non sono molti gli scrittori contemporanei con le stesse capacità!
5. Suggerita da Roberto Saviano. La proposta della sua candidatura al Premio Strega 2015 è arrivata nientemeno che da Roberto Saviano, che le ha scritto una lettera dalle pagine di la Repubblica. «Io propongo te» scrive Saviano «perché ti leggo e propongo te perché hai avuto l’attenzione della critica internazionale, cosa tutt’altro che scontata. Propongo te perché credo che la tua presenza possa aiutare questo premio a essere di nuovo qualcosa di vitale e genuino.» E la misteriosa Elena ha accettato. Per scoprire il verdetto finale, dovremo aspettare il prossimo 2 luglio, data in cui sarà proclamato il vincitore.