John Darnielle è scrittore, compositore, chitarrista e voce dei Mountain Goats, band di culto della scena rock indipendente.
Secondo il New York Times, John Darnielle è anche uno dei migliori parolieri degli ultimi anni e con la sua seconda prova da romanziere, Il lupo nel furgone bianco, è stato finalista al National Book Award.
Vive a Durham, in North Carolina, con la moglie e il figlio.
Dopo sei anni da quel Black Sabbath’s Master of Reality, un bizzaro librino di adolescenti problematici e senza walkman ancora inedito in Italia, John Darnielle torna a scrivere un romanzo dopo esser giunto a un certo tipo di maturazione personale e artistica che lascia intravedere come Il lupo nel furgone bianco non sia tanto la distrazione dalla sua attività principale quanto più l’opera compiuta di uno scrittore in erba.
L’editore Farrar, Straus and Giroux ha descritto così Il lupo nel furgone bianco:
Ci sono molte cose che si possono pescare dal libro per dire quanto è bello: l’indimenticabile protagonista, Sean Phillips, che dall’età di 17 anni è stato isolato perché un incidente lo ha sfigurati; Trace Italian, l’intricato gioco ideato dal protagonista; l’interazione tra il mondo reale e quello fittizio; la struttura della narrazione – audace, brillante; la prosa in sé, bellissima e precisa, quasi poetica. Ma forse la più grande e inaspettata soddisfazione è la qualità che caratterizza tutte queste cose. È un libro eccezionale, strano, cupo e meraviglioso, avventuroso e affascinante come lo è ogni grande capolavoro letterario.
Di cosa parla il nuovo romanzo di John Darnielle
Il lupo nel furgone bianco racconta la storia di un uomo sopravvissuto a se stesso e a un tentativo di suicidio commesso all’età di 17 anni con un colpo di fucile al volto.
Sfigurato e in preda a dolore cronico, il protagonista si ritrova adulto a vivere un’esistenza nascosta che però presto si adatta alla sua naturale introspezione e riservatezza.
Da tale condizione di introspezione Sean svilupperà un proprio mondo fantastico e privato, ispirato ai fumetti e alla musica heavy metal, un mondo che però si svilupperà in modo tale da ritrascinarlo a confrontarsi con quel che vive al di fuori del suo cranio.
Quel che succede ne Il lupo nel furgone bianco non è altro che una rielaborazione delle vicende personali di John Darnielle, dalla sua infanzia segnata dagli abusi e dal divorzio dei genitori alla dipendenza da droghe pesanti che ha portato, nella vita reale, all’arresto del paroliere per possesso di eroina.
Il lupo nel furgone bianco è, principalmente, la storia di una transizione, della trasformazione di un dolore giovanile, autodistruttivo e deleterio nel dolore utile di un’esperienza costruttiva, che a posteriori si riconosce come maturità.
Qualcosa di diverso nel panorama YA popolato da distopie, maghi e malati terminali.