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8 cose che potresti non sapere su Paolo Villaggio e Fantozzi

Creatore di un personaggio indimenticabile, inventore di una lingua destinata a lasciare il segno, attore, comico, scrittore, sceneggiatore, doppiatore: la carriera di Paolo Villaggio è stata ricchissima e prodigiosa. Di una figura così grande è facile perdere i dettagli: ecco quindi otto cose che potresti non sapere su di lui e sul ragionier Ugo Fantozzi.


8 cose che potresti non sapere su Paolo Villaggio e Fantozzi


1. Il primo libro che raccoglie le storie del ragionier Ugo Fantozzi (o Fantozzi rag. Ugo) arriva qualche anno prima dei film: nel 1971 la prima edizione di Fantozzi supera il milione di copie; il primo film è del 1975.

2. Nel 2011, per i 150 anni dell’Unità d’Italia, Fantozzi è stato scelto dal comitato scientifico del Centro per il libro e la lettura tra le centocinquanta opere che hanno segnato la storia dello Stato Italiano.

3. Paolo Villaggio inizia a collaborare con i giornali dal 1968, scrivendo per L’Europeo La Domenica di Fantozzi, in cui racconta le tragicomiche avventure di colui che diverrà il suo personaggio più famoso.

4. L’esordio televisivo del personaggio di Fantozzi è del 1968, nella trasmissione Quelli della domenica.

5. Il primo film, Fantozzi, esce nel 1975 tratto dai primi due libri del personaggio. Negli anni seguenti circolava la leggenda secondo cui, Paolo Villaggio si era deciso a interpretare il personaggio da lui stesso creato solo dopo i rifiuti di colleghi già noti (Ugo Tognazzi e Renato Pozzetto). Una versione dei fatti che a lungo è stata avallata dallo stesso Villaggio, ma infine smentita come trovata per aumentare l’interesse intorno al film e al personaggio.

6. L’aggettivo fantozziano entra nei dizionari italiani già nel 1977, per indicare una persona impacciata e servile con i superiori.

7. «Le scene che si vedono proiettate ne Il secondo tragico Fantozzi non sono tratte da La corazzata Potëmkin. A ben leggere i titoli di testa si tratta de La corazzata Kotiomkin, di tale Serghei M. Einstein. Non avendo ottenuto i diritti per riprodurre parti dell’opera originale, tutte le scene del capolavoro visibili nel film furono girate ex novo dal regista», si legge su Wikipedia.

8. Scrive Giuseppe Genna: «Pasolini lodò, ai tempi, polemicamente ammirato, la neolingua inventata da Paolo Villaggio nei libri della serie Fantozzi. Paolo Villaggio deve assolutamente essere riabilitato dal punto di vista letterario, perché la sua scrittura, come bene vedeva Pasolini, avrebbe mutato la lingua comune italiana, a una profondità impensata, a partire dall’abuso dell’aggettivo “pazzesco”.»

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