Bibliomania, bibliofilia e tsundoku sono parole che definiscono la mania di comprare libri in numero ben maggiore rispetto alle reali capacità di leggerli e goderne. In molte case, i libri non ancora letti creano file lunghissime sugli scaffali o alte pile sul comodino.
Ma come reagiamo osservando questo nostro stesso accumulo? La bibliofilia ha a che fare con il piacere del collezionare, lo tsundoku ha invece spesso un risvolto amaro: il senso di colpa. Ma iniziamo dalla bibliomania.
La bibliomania: comprare libri senza controllo
La bibliomania non è un disturbo patologico in sé, a meno che non sfoci in accumulo compulsivo. I libri invadono la tua casa al punto da non permetterti di far entrare amici e parenti? Ti è difficile occuparti della tua igiene perché anche la doccia è ormai stipata di tomi? Un altro sintomo rilevante potrebbe essere comprare più copie dello stesso identico libro.
La bibliofilia
Se salute e relazioni sociali non sono compromesse, non sfiori in nessun modo la bibliomania e sei semplicemente un bibliofilo. Quindi è legittimo il tuo comprare libri ben oltre le reali capacità di lettura. Può essere visto come un eccesso, ma certo non è un disturbo maniacale.
Amiamo i libri anche se non letti, la loro semplice presenza emana conforto, il loro pronto accesso è rassicurante
Sono parole del collezionista americano A. Edward Newton che alla sua morte nel 1940 vantava 10.000 volumi di letteratura, molte prime edizioni e copie autografe.
Lo tsundoku e il senso di colpa
I giapponesi, che sembrano avere una parola per ogni stato d’animo, usano l’antico termine tsundoku a indicare il comprare libri e lasciarli accumulare non letti. Doku significa leggere e tsumu accumulare. La frase tsundoku sensei (maestro che accumula libri senza leggerli) appare già in un testo del 1879.
Può trattarsi di bibliomania o bibliofilia, ma il risvolto è emotivo. Osservi la pila dei tuoi non letti e questi rimandano un piccolo dolore? Potrebbe avere a che fare con la brevità della vita o con la tua incapacità di leggere più libri di quanto fai ora. Tutto questo è tsundoku.
La buona notizia è che esistono metodi per leggere più libri.
La mania di comprare libri: l’elemento economico
Puoi permetterti le centinaia di romanzi che stai acquistando o presto dovrai ipotecare la casa?
Se con naturalezza – senza quasi rendertene conto – e ottimismo aggiungi libri alla tua pila dei non letti. Se hai le migliori intenzioni e la certezza che un giorno li leggerai , allora non hai nulla da temere. In un forum di lettori forti che discutono la mania di comprare libri abbiamo trovato punti di vista interessanti:
Ho moltissimi libri che non ho mai letto, ma li vedo in questo modo: un buon piano pensionistico. Manterranno il mio cervello attivo
– Penso di comprare tanti libri perché quando ero giovane non mi era permesso acquistare libri, ma solo prenderli in prestito dalla biblioteca.
– Ogni tanto sento che è sbagliato spendere tanto per i libri, una voce mi dice che dovrei investirli per qualcos’altro. Ma poi capisco che questa sono io: voglio le librerie piene, non le scarpiere.
– Non compro vestiti nuovi ogni settimana, non compro borse costose, telefoni. E pago i miei conti. Famiglia e amici dovrebbero smettere di dirmi che accumulo troppi libri.