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Perché leggere “Promettimi che non moriremo”?
Scritto da:
Redazione BookToBook
24 Mar 2025

È da poco uscito in libreria Promettimi che non moriremo di Mara Carollo, un romanzo che ha la forza dei grandi classici.
Nel suo romanzo d’esordio, conteso dai maggiori editori italiani, Mara Carollo ci narra la travolgente vita di Caterina, nata tra le montagne venete in una civiltà contadina oggi scomparsa.
La storia di una donna lungo un secolo: le due guerre, il passaggio dalla campagna alla città, la miseria e la fatica per darsi un’altra possibilità con la ferma consapevolezza che l’ideologia è un lusso solo per i ricchi. E tutto ciò di cui è fatta un’esistenza: il desiderio, i rimpianti, gli errori e le ossessioni che accompagnano una vita.
La trama di Promettimi che non moriremo
Quando suo padre torna a casa dalla guerra, nel 1918, Caterina non lo riconosce. È sporco, magro e ha gli occhi spenti: a cinque anni Nina per la prima volta sente di avere paura della morte. Sa già cosa comporta nascere sulle montagne venete, in una contrada di poche case dove vita vuole dire lavoro nei pascoli e fatica nei boschi. Il giorno in cui Mario, il compagno di giochi nei fienili e di corse tra i campi, parte per Milano dove lo aspettano la scuola, vestiti sempre bianchi e un futuro migliore, Caterina inizia a desiderare un’esistenza diversa. Passa le ore sui pochi libri che trova, impara il mestiere di sarta per poter fuggire da casa e inseguire quel qualcosa che la chiama, forse il sogno di un amore con Mario. Spigolosa, caparbia, ribelle a modo suo, Caterina è una donna di tante rinunce e piccole soddisfazioni, che ha lavorato ostinatamente per una vita migliore, consumandosi le mani e la giovinezza: uno di quei personaggi che abbiamo incontrato nei racconti di famiglia. Con lei seguiamo la storia del secolo scorso da una prospettiva inedita, nella provincia veneta che muta mentre Nina resta attaccata ai propri antichi desideri. E Mario è l’ossessione di un sentimento totale, un fantasma da rincorrere nei decenni.
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Perché leggere Promettimi che non moriremo?
Cosa saremmo senza i nostri desideri? Senza quella spinta che ci fa guardare oltre, anche quando la vita sembra volerci fermare? Promettimi che non moriremo è un romanzo che parla proprio di questo: del desiderio di crescere, di migliorarci, di capire, di andare lontano. Ma parla anche del tornare, perché a volte l’ambizione si scontra con quello che il destino ha messo sulla nostra strada.
Siamo in una montagna veneta che oggi non c’è più, tra strade sterrate, fienili e vite intrecciate come fili d’erba in una contrada di poche case. Il mondo di Caterina, la protagonista, è quello dei racconti delle nostre nonne, quando l’infanzia era fatta di corse tra i campi e silenzi densi di significato. Ma Nina non è una bambina qualsiasi: è testarda, curiosa, caparbia fino a farsi male, e capisce presto che lei da quelle montagne vuole fuggire. La seguiamo, pagina dopo pagina, mentre sogna di scappare nella grande città dove pensa che ad aspettarla ci sia una vita di agi, di vestiti piegati e colletti sempre bianchi. E, soprattutto, Mario: quel compagno di giochi che, per un colpo di fortuna, ha potuto avere la vita che Nina desidera più di qualsiasi cosa.
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Caterina sbaglia, inciampa, si ribella. A volte ci fa arrabbiare, altre vorremmo stringerla forte. Ma sempre ci cattura.
È un personaggio che resta, come restano i paesaggi raccontati con uno stile che sa di poesia e terra, di vento che soffia sulle valli e di voci lontane.
Perché Mara Carollo scrive con un’intensità rara, capace di evocare immagini potenti.
Se amate i romanzi di formazione, le storie che parlano di quanto ci definiscono i nostri sogni, la nostra crescita e le nostre radici, Promettimi che non moriremo è un libro che vi accompagnerà a lungo, proprio come una promessa sussurrata all’orecchio.