Con Che fine ha fatto Bernadette? Cate Blanchett si porta a casa la decima candidatura ai Golden Globe (tre vinti) della sua carriera.
Il romanzo di Maria Sample che aveva stregato Jonathan Franzen
«L’ho divorato in preda a un piacere assoluto.»
è arrivato al cinema per mano di Richard Linklater (che nel 2014 vince il Golden Globe con Boyhood) che ha scelto il premio Oscar Cate Blanchett per vestire il ruolo della protagonista Bernadette.
Ma chi è Bernadette Fox? E che fine ha fatto?
Che fine ha fatto Bernadette? Un bestseller da 60.000 copie
Il film del raffinatissimo Richard Linklater è tratto dal bestseller di Maria Sample, Che fine ha fatto Bernadette? arrivato in Italia per Rizzoli nel 2014 e ora nuovamente in libreria.
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La Bernadette del titolo è una donna, una mamma e una sociopatica depressa.
Da diversi anni ormai.
L’unico che sembra (che vuole?) non accorgersene è il marito.
Bernadette Fox vive in una grande casa vittoriana che cade a pezzi, un po’ come la sua vita; porta sempre gli occhiali da sole, non parla con i vicini di casa e rifugge gli ammiratori.
Troppa ansia, troppa gente, troppe delusioni. A voler dare una diagnosi si direbbe che Bernadette sia proprio allergica alle persone.
Oltre alla figlia adolescente e al marito infatti, l’unica persona con cui Bernadette parla è un’assistente virtuale, Manjula, a cui delega qualsiasi tipo di incombenza.
«Hai mai sentito dire che il cervello è un meccanismo al ribasso?»
Quando però sua figlia le chiede di poter festeggiare gli ottimi risultati della pagella con un viaggio di famiglia in Antartide, il piccolo mondo antico circondato di rovi di Bernadette si sgretola trascinando con sé persino gli affetti più cari.
Che fine ha fatto Bernadette? è la tragicommedia di una donna che, più di tutto, fa fatica ad accettare se stessa, chiusa in una gabbia di ricordi fatti di rabbia e voglia di libertà.
Una dramedy in pieno stile che mostra di quanti colori può essere fatta la depressione: dal sole di Los Angeles al grigio di Seattle, fino al bianco puro del Polo Sud, terra lontana dove scappar via, prendere un po’ d’aria, ripartire da dove il discorso si era chiuso.
Che fine ha fatto Bernadette? Tragicommedia in lettere (mail e fax)
Come si fa a raccontare la storia di una donna borderline senza farla sembrare simile a tante altre?
La particolarità del romanzo di Maria Sample è quella di raccontare la storia della sparizione della protagonista attraverso fittissimi scambi epistolari, che si tratti di mail, fax, documenti, resoconti recuperanti dalla famiglia nel corso delle sue ricerche.
«Mettiamo che ricevi un regalo. Lo apri e trovi una bellissima collana di diamanti. All’inizio sei felice, fai i salti di gioia, sei entusiasta. Il giorno dopo la collana ti piace ancora, ma un po’ meno. Dopo un anno la guardi e pensi: ah, quella vecchia collana.»
Per la sua trasposizione al cinema invece Linklater ha scelto di rimette in ordine i vari tasselli semplificando la storia e concentrandosi quasi esclusivamente sulle dinamiche familiari campeggiate da Bernadette.
Perché è Bernadette a tenere in mano il ritmo della storia che è imprevedibile come i suoi stati d’animo e lo spettatore non può far altro che tentare di stare al suo passo e seguirla in tutte le curve a gomito e sterzate a incroci non previsti.
E la Bernadette Fox di Cate Blanchett è uno di quei ritratti di signora che potrebbero restare in un’ideale galleria dei migliori personaggi femminili visti al cinema: sociopatica (anche a ragion veduta) il giusto, borghese col rischio perenne di essere banale e grandi occhiali da sole a difesa da tutto quel chiacchiericcio che forse, non è poi così interessante.