First man – Il primo uomo è la macchina perfetta per la notte degli Oscar?

Scritto da:
Redazione BookToBook
06 Nov 2018

First Man – Il primo uomo, nato dalla testimonianza diretta di Armstrong e ora divenuto un film kolossal diretto da Damien Chazelle e scritto da Josh Singer, è l’unico libro che racconta passo dopo passo, in ogni dettaglio, la formidabile avventura dello sbarco sulla Luna offrendo un documento eccezionale sull’ultima grande epopea della storia umana: la corsa allo Spazio.

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«Hansen combina magistralmente la vita leggendaria di Armstrong con il racconto storico delle prime fasi della corsa allo Spazio. Un libro eccellente.»

Capitano James A. Lovell, comandante Apollo 13

«Una splendida biografia autorizzata ricca di episodi freschi e basata su ricerche approfondite e un’analisi accuratissima. Hansen merita un elogio per aver saputo interpretare l’enigmatico Armstrong: eroe dello Spazio di poche parole ed esempio fulgido dell’integrità del Midwest.»

Douglas Brinkley, «New York Times Book Review»


Alcune curiosità su First Man – Il primo uomo


È il momento d’oro di Damien Chazelle che dopo aver sbalordito tutti con Whiplash si prepara a bissare il successo di La La Land con First man – Il primo uomo, confezionando un film perfetto per la notte degli Oscar senza però tradire se stesso: la fredda passione del suo personaggio viene montata attorno a una storia vera in cui l’eccezionalità sta nella maturità e profondità delle emozioni. Una storia ancora più spettacolare di quanto non sia possibile prevedere, senza però spettacolarizzarla inutilmente.

Al fianco di Chazelle, per la quarta volta, torna Ryan Gosling (questa volta senza Emma Stone) che ha confessato quanto sarebbe stato difficile diventare Nei Armstrong senza l’aiuto di numerosi collaboratori:

«Sono stato molto privilegiato per aver avuto la possibilità di incontrare Janet Armstrong prima che morisse. Ho anche avuto la grande fortuna di parlare con i due figli di Neil, Rick e Mark, ed ho trascorso del tempo con la sorella di Neil, June, presso la loro fattoria di Wakaponeta, in Ohio, dove è nato Neil. Il museo Armstrong Air & Space Museum e le strutture della Nasa di Cape Canaveral e di Houston mi hanno aperto le porte. C’erano anche esperti ogni giorno sul set per dare la loro consulenza sugli elementi specifici di ogni missione che cercavamo di riprodurre. Io avevo praticamente sempre la possibilità di contattare lo scrittore James Hansen e consultare il suo libro First Man; un’opera di più di 700 pagine di ricerca meticolosa. Non ho mai ricevuto così tanto aiuto nel prepararmi ad un ruolo né sono mai stato in contatto con così tante persone entusiaste e felici di aiutarmi.»


Altre curiosità:

  • Hansen ha lavorato come storico per la Nasa e oggi è professore emerito di Storia alla Auburn University dell’Alabama. Pluripremiato per diversi libri sulla conquista dello spazio, ha conosciuto personalmente Armstrong per scriverne la biografia autorizzata da cui è tratto il film.
  • Lo scopo della missione per l’Apollo 11 era di raggiungere un obiettivo nazionale fissato dal Presidente John F. Kennedy il 25 maggio 1961: far atterrare sulla luna un equipaggio e tornare sulla Terra. Dal lancio al ritorno sulla Terra ci vollero 8 giorni, 3 ore, 18 minuti e 35 secondi perché i piloti lasciassero un segno nella Storia.
  • Nel 2003 la Warner Bros. acquista i diritti cinematografici della biografia First Man: The Life of Neil A. Armstrong per farne un film prodotto e diretto da Clint Eastwood. Successivamente la Universal acquista i diritti pianificando un film biografico intitolato First Man.
  • Lo scenografo Nathan Crowly ha utilizzato dei modellini per ricreare parti delle missioni, dal lancio alle sequenze di volo, mixate alle tecnologie moderne.
  • Frank Hughes è stato uno degli addestrato degli astronauti delle missioni Gemini e Apollo: ha addestrato il protagonista in una maniera simile al modo in cui aveva lavorato con Armstrong negli anni Sessanta.
  • Sull’aggregatore di recensioni Rotten Tomatoes il film riceve l’88% delle recensioni professionali positive, con un voto medio di 8,1 su 10 basato su 280 critiche
  • Su Metacritic ottiene un punteggio di 84 su 100, basato su 55 recensioni.
  • Antonio Dini lo definisce un film intimista e psicologico, riconoscendone una profondità non viziata da spettacolarizzazioni inutili.
  • Le riprese del film sono iniziate nell’ottobre 2017 ad Atlanta e sono terminate nel febbraio 2018. Alcune sequenze sono state filmate con cineprese IMAX 70 millimetri.
  • Negli Stati Uniti il film è stato vietato ai minori di 13 anni non accompagnati da adulti per la presenza di “scene di pericolo e linguaggio non adatto”.
  • Il budget del film è stato di 59 milioni di dollari.

 

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