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La rivincita dei libri (che poi diventano film)
Scritto da:
Redazione BookToBook
10 Mag 2015
Qual è la tua soglia di attenzione? Così, su due piedi, oseremmo dire bassa, molto bassa. Nessuna critica, ma pura considerazione: il problema è che siamo costantemente distratti da decine di stimoli diversi, nella nostra intrinseca frenesia, e nelle migliaia di notifiche che ci inseguono ovunque noi si decida di andare.
La bruciante verità è che la nostra soglia di attenzione, così come calcolata nel 2013, è di soli otto imbarazzanti secondi (quando il non argutissimo pesce rosso ne vanta invece nove).
In tutto ciò, vincono i contenuti mordi e fuggi, che durano lo spazio di una pausa caffè lunga o ci offrono la sicurezza di poter essere interrotti all’occorrenza. Insomma, per dirne una, i film che sforano i 110 minuti non è che proprio vadano per la maggiore. Invece, vanno un poco meglio i libri, da spizzicare nei momenti di buco: mentre sei in treno o metropolitana per andare a scuola o al lavoro, quando sei in sala attesa, o semplicemente durante una pausa pranzo al parco. La proposta a questo punto è: e se si unissero le due cose? Quel che vogliamo dire è che di libri tradotti poi su grande schermo ne sono piene le librerie, ed è divertente leggerli per poi fare il sempreverde gioco del confronto tra testo e pellicola.
Per iniziare il nostro percorso contro la distrazione moderna partiamo subito da tre famosissimi titoli: inizia con il sognante e romantico I sogni segreti di Walter Mitty scritto da James Thurber e poi diretto da Ben Stiller; passa quindi al dinamico e agguerrito Il lupo di Wall Street, la storia dell’indiscusso re della finanza Jordan Belfort magistralmente interpretata dal sempre grande Leonardo DiCaprio, con la direzione di Martin Scorsese. E chiudi il cerchio con il dolcissimo ma drammatico Il bambino con il pigiama a righe, ideato da John Boyne e poi tradotto in film da Mark Herman.