Un piccolo favore è un thriller psicologico di Darcey Bell che disorienta, denso di segreti e rivelazioni, diventato un film elettrizzante diretto da Paul Feig e interpretato da Anna Kendrick e da un’irresistibile Blake Lively.
Di cosa parla Un piccolo favore
“Puoi passare tu a prendere Nicky?” chiede Emily alla sua migliore amica, Stephanie.
Tutto inizia così, con un piccolo favore.
E Stephanie, vedova e mamma di Miles, è felice di dare una mano alla donna con cui condivide ogni segreto, che ammira come nessun’altra: Emily è affascinante, bellissima, una madre perfetta con una carriera strepitosa nella moda e l’unica cura alla solitudine di Stephanie. Ma quel giorno Emily non torna a prendere suo figlio, non risponde alle telefonate, né ai messaggi. Sparisce nel nulla, lasciando Nicky e il marito Sean storditi e pieni di domande.
Un piccolo favore: oltre al thriller c’è di più
In sala dal 13 dicembre, l’indizio che Un piccolo favore possa essere qualcosa di più di un buon thriller è dato Paul Feig, uno degli autori di commedie più quotati su piazza (dal film Le amiche della sposa alla serie tv Nurse Jackie con l’immensa Edie Falco, nota al grande pubblico per essere stata la moglie di Tony Soprano) che riesce a virare il tutto verso i toni della black comedy ambientata in una delle tante (odiate) suburbie.
A creare il cortocircuito ci pensa una sapiente scrittura capace di giocare con stereotipi e archetipi femminili accompagnata, su schermo, da due personaggi contrapposti e complementari: da una parta Emily (la Blake Lively di Gossip Girl), donna in carriera ricca e sofisticata senza un briciolo di tempo da dedicare al figlio, dall’altra Stephanie (Anna Kendrick) insicura perché lasciata dal compagno, tutta dedita a prendersi cura del figlioletto del suo vlog di ricette.
Il cuore della vicenda lo tocca inconsapevolmente Stephanie che ne suoi vlog è solita dire: “I segreti sono come la margarina: facili da spalmare, dannosi per il cuore”. Niente è come sembra infatti in questa idilliaca suburbia americana e, suo malgrado, se ne renderà presto conto anche Stephanie quando si troverà a “indagare” sulla scomparsa dell’amica perfetta.
Squarciare il velo sulla famiglia americana modello sembra sia un filone florido negli ultimi anni che ha regalato al grande pubblico prodotti di successo come Gone Girl e Sharp Objects di Gillian Flynn o Big Little Lies di Liane Moriarty.
Curiosità sul film
Negli Stati Uniti il film è stato vietato ai minori di 17 anni per la presenza di “contenuti sessuali, nudità, linguaggio scurrile, uso di droghe e violenza”.
Sull’aggregatore Rotten Tomatoes il film riceve l’85% delle recensioni professionali positive con un voto medio di 6,9 su 10 basato su 199 critiche.
Su Metacritic ottiene un punteggio di 67 su 100 basato su 40 recensioni.