Ficcare il naso nella vita altrui, senza ricorrere alle riviste patinate e ai talk show della domenica pomeriggio è possibile! Scherzi a parte, un ottimo modo per trascorrere un pomeriggio sotto l’ombrellone è aprire un buon libro. Se poi racconta della vita vera (anche a fumetti!) di un personaggio che ci ha incuriosito ma del quale sappiamo ben poco, è ancora meglio. Approfitta dei momenti di calma durante questa lunga e calda estate per approfondire la biografia di cinque personaggi che, consapevoli o meno, hanno lasciato il segno.
A Wall Street niente è impossibile, se sei giovane e affamato abbastanza. E nessuno ha più fame di Jordan Belfort, telefonista di una società di brokeraggio. Geniale e spericolato, impara in un lampo l’ambigua arte di spostare mucchi di soldi e felicità, e in pochi anni diventa il broker più ricco e di successo sulla piazza. A soli ventisei anni Belfort è già multimilionario: di giorno accumula ricchezza, di notte spende montagne di denaro tra droghe, sesso, viaggi extralusso, Ferrari ed elicotteri. Ed è proprio vero, che tutto ha un prezzo: dieci anni dopo è l’Fbi a far calare il sipario sulla vita travolgente, e intossicante, del Lupo. Una storia vera quanto incredibile, diventata un successo cinematografico candidato a cinque premi Oscar, diretto da Martin Scorsese e interpretato da uno strepitoso Leonardo DiCaprio. Da leggere: Il lupo di Wall Street, di Jordan Belfort.
Bebe, appena diciottenne, come tutti i ragazzi della sua età ama divertirsi: andare al centro commerciale o ai concerti con le amiche, mettersi in tiro per uscire la sera… Non ci sarebbe nulla di strano se non stessimo parlando di Beatrice Vio, che a undici anni, dopo essere stata colpita da una forma di meningite acuta, ha subito amputazioni a gambe e braccia. Ma per Bebe la malattia non è la fine, anzi rappresenta soltanto una piccola parentesi tra quello che era prima e quello che è diventata, ovvero un’adolescente felice, con ancora più amici di prima. Eccezionale atleta e insieme ragazza scoppiettante di vita, Bebe si racconta in queste pagine che traboccano di entusiasmo. Ma soprattutto vuole continuare la sua missione: far capire a tutti, con o senza disabilità, che «la vita è proprio una figata!». Da leggere: Mi hanno regalato un sogno, di Bebe Vio.
Esistono uomini talmente smisurati, complessi e contraddittori che sembra impossibile raccontarli. Per esempio, come si racconta la vita di uno come Sandro Pertini, che ha attraversato da protagonista tutte le stagioni del Novecento italiano? Rispondere a queste domande è la sfida di Giancarlo De Cataldo. Per lui il combattente Pertini è qualcosa di più: è un’affinità elettiva, è l’integrità che illumina la lunga notte del regime e della Prima Repubblica, è l’orgoglio delle idee, è la furia della battaglia. È l’eroe incorruttibile, libero, severo, ma anche guascone e maldestro, che tutti noi vorremmo avere accanto. Da leggere: Il combattente, di Giancarlo De Cataldo.
Valle dello Swat, Pakistan, 9 ottobre 2012, ore dodici. La scuola è finita, e Malala insieme alle sue compagne è sul vecchio bus che la riporta a casa. All’improvviso un uomo sale a bordo e spara tre proiettili, colpendola in pieno volto e lasciandola in fin di vita. Malala ha appena quindici anni, ma per i talebani è colpevole di aver gridato al mondo sin da piccola il suo desiderio di leggere e studiare. Per questo deve morire. Ma Malala non muore: la sua guarigione miracolosa sarà l’inizio di un viaggio straordinario dalla remota valle in cui è nata fino all’assemblea generale delle Nazioni Unite. Oggi Malala è il simbolo universale delle donne che combattono per il diritto alla cultura e al sapere, ed è stata la più giovane candidata di sempre al Premio Nobel per la pace. Questo libro è la storia vera e avvincente come un romanzo della sua vita coraggiosa, un inno alla tolleranza e al diritto all’educazione di tutti i bambini, il racconto appassionato di una voce capace di cambiare il mondo. Da leggere: Io sono Malala, di Malala Yousafzai.
Costretto ad allenarsi sin da quando aveva quattro anni da un padre dispotico ma determinato a farne un campione a qualunque costo, Andre Agassi cresce con un sentimento fortissimo: l’odio smisurato per il tennis. Contemporaneamente però prende piede in lui anche la consapevolezza di possedere un talento eccezionale. Ed è proprio in bilico tra una pulsione verso l’autodistruzione e la ricerca della perfezione che si svolgerà la sua incredibile carriera sportiva. Con i capelli ossigenati, l’orecchino e una tenuta più da musicista punk che da tennista, Agassi ha sconvolto l’austero mondo del tennis, raggiungendo una serie di successi mai vista prima. Da leggere: Open. La mia storia, di Andre Agassi.