Focus / attualità / Churchill / Politica
Cosa sarebbe successo se Churchill avesse fatto il comico
Scritto da:
Redazione BookToBook
18 Feb 2019
Io Churchill me lo vedrei davvero a fare la Stand Up Comedy.
Se non lo avessero eletto come politico e avesse fallito come giornalista e scrittore, prima di approdare alla pittura probabilmente avrebbe fatto il comico in qualche localaccio a New York.
Me lo immagino con dietro il muro di mattoni e davanti a sé solo il microfono.
Magari inizia facendo l’autore, come Woody Allen, e poi deve decidere se andare in scena o in Parlamento. Prendendo le sue battute, le sue frasi storiche, e montandole in fila…
Stand Up, come al cabaret, come un clown
da Churchill, il vizio della democrazia
Un microfono ad asta che quasi scompare davanti alla mole di Churchill, intrattenitore esperto e animale da palcoscenico.
Buonasera, buonasera, benvenuti alla camera bassa del Parlamento; sono Winston Churchill e come dico sempre: «Una mela al giorno toglie il medico di torno… Basta avere una buona mira!».
Mi chiamo Winston Churchill, oppure abbreviato, ma è meno elegante: WC; sì, esatto, wc, infatti se entrate in qualunque posto mi trovate in fondo, a destra e quasi sempre occupato!
Una volta una donna brutta, ma brutta forte, mi interrompe alla Camera dei Comuni e mi dice: «Lei ha bevuto, Winston!, si vede benissimo che lei è completamente ubriaco!»; e io: «Sì, signora, lo ammetto, sono ubriaco; ma lei è bruttissima e io domattina invece sarò di nuovo sobrio».
Un’altra volta, sempre in Parlamento, sempre davanti a tutti, sempre una donna mi interrompe perché non è d’accordo con i miei progetti e urla: «Mr. Churchill, lei è un mostro insensibile! Io, se fossi sua moglie, le metterei il veleno nel caffè!». (come se la guardasse negli occhi e si godesse una bella pausa a effetto per poi infilzarla lentamente) «E io, se lei fosse mia moglie, quel caffè lo berrei!»
Per altro alla Camera oggi si stava parlando di inasprire le pene per il reato di bigamia. Inasprire? Per la bigamia?! Secondo me non è affatto necessario: un bigamo ha già due suocere; come punizione mi pare sia più che sufficiente. Fine del dibattito.
Sapete perché è impossibile ottenere una condanna per sodomia da una giuria inglese? Perché metà dei giudici non crede che possa essere fisicamente compiuta, e l’altra metà la sta facendo. Poi di solito tutti assieme vanno a giocare a golf.
Il golf!? Il golf è il modo migliore per rovinarsi una bella passeggiata.
Io faccio il politico, che è un lavoro duro, anche se si fa in poltrona. E voi direte: «La guerra è dura, altro che la politica!»; mica detto, per esempio la guerra ha un vantaggio: lì puoi essere ucciso una volta sola, invece in politica questo può succedere molto più spesso!
Cosa serve per far bene il politico? Un politico deve avere l’abilità di prevedere cosa accadrà domani, la settimana prossima, il mese prossimo e anche l’anno prossimo. Poi deve possedere l’abilità di spiegare come mai non è successo nulla di ciò che aveva previsto.
Quando fui chiamato a essere primo ministro durante la guerra, non c’erano molti aspiranti per quel lavoro. Da quando c’è la pace però improvvisamente interessa a tutti, c’è molto più mercato.
Sì, è vero, l’altro giorno ho dato le mie dimissioni, ma le ho rifiutate.
Certo che mi piace la democrazia, che discorsi sono, sono un politico. La democrazia funziona quando le idee di pochi riescono a soddisfare… i pochi che contano. Anzi, sapete quando davvero funziona la democrazia? Quando a decidere siamo in due… e l’altro è malato. Dai, il miglior argomento contro la democrazia è una conversazione di cinque minuti con l’elettore medio in coda alle poste. Provateci!
La democrazia spiegata in breve: se due persone fumano sotto il cartello divieto di fumare gli fai la multa, se venti persone fumano sotto il cartello divieto di fumare chiedi loro di spostarsi, se duecento persone fumano sotto il cartello divieto di fumare togli il cartello.
Quando sono sopraffatto dalle preoccupazioni, mi ricordo della storia dell’uomo anziano che sul letto di morte raccontava che la sua vita era stata piena di preoccupazioni, pienissima, la maggior parte delle quali per cose che mai accaddero.
Fatemi dire solo una cosa sulle tasse: io affermo che quando una nazione tenta di tassare sé stessa per raggiungere la prosperità, (mimando la scena) è come se un uomo si mettesse in piedi dentro un secchio e cercasse di sollevarsi per il manico.
(gli sembra di vedere il suo gatto che passa in zona microfono) Anche voi avete visto passare un gatto?
È Jock! Io adoro tutti gli animali perché ci insegnano moltissime cose. I cani ci ritengono superiori; i gatti inferiori; solo i maiali ci considerano loro simili.
Forse dovremmo farci delle domande, no? I maiali sono animali fortemente diffamati, perché in realtà sono intelligentissimi.
A proposito di… animali: ci sono italiani in sala?
Bizzarro popolo, gli italiani. Un giorno cinquanta milioni di fascisti. Il giorno successivo cinquanta milioni tra antifascisti e partigiani. Eppure questi cento milioni di italiani non risultano dai censimenti.
D’altronde si sa, gli italiani perdono le guerre come se fossero partite di calcio e le partite di calcio come se fossero guerre. È anche il loro bello. Paese di grandi socialisti.
I socialisti sono come Cristoforo Colombo: partono senza sapere dove vanno; quando arrivano non sanno dove sono; tutto questo con i soldi degli altri.
Sapete perché la Storia sarà gentile con me?
Poiché intendo scriverla! (sorriso compiaciuto) Quindi non mi interessa chi mi critica. Anche perché ricordo sempre che chi parla male di me alle mie spalle viene contemplato dal mio culo.