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Figurine rare, amici preziosi: scopri gli autori dei testi migliori per l’iniziativa legata a “Io e il Papu”!

È arrivato il momento di scoprire gli autori dei migliori testi che abbiamo ricevuto per l’iniziativa Figurine rare, amici preziosi: chi riceverà il nuovo libro di Luigi Garlando, Io e il Papu?

Arcadio ha 11 anni e non parla da due. Se non ci fossero state le figurine dei suoi calciatori preferiti, non sarebbe mai riuscito a stringere amicizia con quel “Papu”.

E tu? Qual è la cosa più folle che hai fatto per completare il tuo album di figurine?

Ecco i 10 vincitori e i testi che ci hanno inviato:

1. Claudio Magnabosco

All’età di 60 anni ho girato mercati di antiquariato per cercare le figurine che mi mancavano negli album di quando ne avevo dieci, E così le ho trovate, solo che ho perso le altre, così riprendo a cercarle sulla bancarelle anche se, questo si, nel ricordo gli album sono completi e profumano di cocoina.

2. Danilo Tomassoni

Arrivati a 35 anni è difficile giustificare davanti al mondo e soprattutto davanti alla famiglia la necessità di un viaggio di 250 chilometri per terminare l’album Calciatori Panini, ma se a 35 anni ci si è giunti mantenendo intatta la fantasia di quando a 6 anni hai scartato il primo pacchetto (trovando Bomber Pruzzo e Scarafoni dell’Ascoli), puoi accontentare tutta la famiglia e centrare l’obiettivo. Così, trovato su internet un collezionista di Ravenna che aveva doppioni sia lo stemma del Genoa che il mio Edin Dzeko, ho caricato in macchina moglie e tre figli e dalla mia casa di Perugia e sono partito per portarli in gita a Mirabilandia, l’appuntamento col collezionista è chiaro, oggi pomeriggio ore 16:30, davanti alla giostra dei cavalli, come farmi riconoscere? Facile, sono quello con la maglia di Pruzzo, quella di Scarafoni non sono riuscito a trovarla!

3. Antonio Sepe

Correva l’anno 2009-2010 ed avevo quasi finito l’album, mi mancava solamente una figurina: Buffon edizione limitata. Nella città dove abitavo nessuno aveva un doppione perciò ero piuttosto triste. Dopo vari giorni, avvenne una cosa incredibile: andai a rispondere al telefono di casa e scoprii che mi aveva chiamato un bambino di Milano conosciuto tempo prima in vacanza; mi chiese come mai avessi la voce un po’ cupa ed io gli spiegai la situazione. Lui mi rispose che aveva finito l’album e che avrebbe potuto controllare tra i doppioni rimasti. Mi richiamò poco dopo dicendo di aver trovato la figurina che mi serviva ed io, felice, corsi subito dai miei genitori chiedendo se fosse possibile incontrarci. Mio padre, nonostante i 700 km di distanza, si convinse a partire ed andammo a Milano la mattina dopo. Quando arrivai, gli diedi un abbraccio fortissimo che rischiai di stritolarlo. Tutt’oggi, abbiamo 15 anni entrambi, ma ancora ci divertiamo a scambiare le figurine, anche se ora per posta.

4. Debora Andreose

Avevo 8 anni, frequentavo la diocesi del mio piccolo paese, acquistando un settimanale per bambini/ragazzi, intitolato “Il Giornalino”, c’era in omaggio un album di figurine di calciatori di tutte le nazionalità. Ogni settimana , acquistavo il Giornalino per completare la mia collezione di calciatori, ma invano: avevo una serie di doppioni e nessuno tra i miei amici del tempo era intenzionato a scambiarle! Arrivò l’estate andai al mare con la mia famiglia e mi portai l’album, speranzosa di trovare qualche altro bimbo con cui scambiare le mie figurine. In spiaggia c’era un gruppo di bimbi, miei coetanei, che giocavano a calcio; conobbi Valentino con la passione del calcio, anche lui possedeva lo stesso album di calciatori! L’ultimo giorno di vacanza al mare, senza che glielo chiedessi , ci scambiammo l’album: il mio era incompleto, mentre nel suo mancava la figurina di Altobelli, ci siamo salutati con la promessa che l’anno seguente ci saremmo rivisti al mare con la figurina mancante!

5. Monica Alessandra Besana

Avevo 12 anni e ed ero innamorata di Heidi. Ho iniziato “l’album delle figurine”. Mi sono ingegnata negli scambi… scambiando compiti e amicizia. Poi ho scoperto che un pacchetto di figurine era inserito in una confezione di budini. Ho iniziato un’azione di marketing strategico senza saperlo. Ho obbligato tutti parenti amici vicini di casa ad acquistare e mangiare budini e dare a me le figurine. Conclusione: ho 52 anni e conservo ancora il mio album di figurine, purtroppo me ne manca una, l’introvabile… che bel ricordo conservo!

6. Daniele Calvi

Febbraio 2013, sono il primo allenatore di una squadra di calcio di bambini di 7/8 anni.
Al contrario degli anni 90, solamente la metà dei bambini collezionano le figurine dei calciatori panini, sono i bambini più svegli! Ovviamente io come loro sto cercando di finire l’album, me ne mancano circa 100 e l’unico modo per poterlo finire è farmi aiutare dai piccoli!
Ogni allenamento lascio appeso nello spogliatoio il foglio delle mie “figu” mancanti e metto in palio la tanto ambita fascia da capitano.
Il bambino che, ogni settimana, riuscirà a portarmi più figurine mancanti della lista, sarà il capitano della squadra nella partita di campionato.
Ad aprile, tutti i bambini della squadra collezionavano le figurine dei calciatori e io riuscii a finire l’album, lasciando centinaia e centinaia di doppioni ai bambini come ringraziamento!

7. Giulia Madella

Ho rubato la merenda a mia sorella per poterla scambiare con la figurina che mi mancava…mia sorella mi ha tenuto il muso per una settimana ma l’album era completo! Ovviamente la mia merenda l’ho fatta!

8. Paolo Guerra

Album calciatori Panini 1976/77. Tifo Napoli, ho dieci anni e sono in quinta elementare. Per completare la collezione me ne manca una sola, di figurina. Introvabile, almeno per me. Un tale Antonio La Palma. Proprio del mio Napoli. Durante la ricreazione mi si avvicina un compagno di classe. “Guerra”, mi sussurra nemmeno fosse uno spacciatore, “ho la figurina di La Palma! Cosa mi dai in cambio?”. Ho solo un piccolo panino con la mortadella, la mia ricreazione, appunto. Accetta lo scambio. Resto digiuno. Ma con l’album completo e un sorriso stampato.

9. Francesco Signorello

L’album dei calciatori è il sogno di ogni bambino, che si specchia nella bellezza di una figurina e spera un giorno di diventarne una. I pomeriggi passati alla ricerca della carta mancante non si dimenticano, ricchi di emozioni contrastanti, di amici che hanno il doppione ma non vogliono scambiarlo, di proposte indecenti, di risate e spensieratezza. La figura mancante era la più importante per me di fede milanista, era quella di Kakà, lo smoking bianco di San Siro. Ed è proprio per quel soprannome che arrivai, seppur con una scommessa folle per un bambino, ad ottenere la sua figurina: andai a scuola in smoking bianco, preso in giro da tutti, ma alla fine completai l’album dei sogni con il calciatore che ha fatto vivere al mio Milan, sogni d’Europa.

10. Marika Vangone

Sono una ragazza.  Oltre alle cose ordinarie, come “rubare” le figurine di mio fratello per partecipare agli “scambi clandestini”, una volta mi sono finta un ragazzo. Non che mi vergognassi, sia chiaro, è solo che c’era una figurina rara in gara e io la volevo.
Ho tagliato i capelli come meglio potevo e… ho giocato anche io con i maschi e come i maschi.
Tornata a casa mi sono presa una bella ramanzina, ma almeno ho vinto la figurina.