Perdersi nella pianura padana ora è più facile. Scordati Creta, dimentica le suggestioni cinematografiche di Shining e del Nome della rosa: il labirinto più grande del mondo inaugura proprio oggi a Parma, precisamente a Masone di Fontanellato, nella tenuta del genio del design Franco Maria Ricci che lo ha voluto, ideato e finanziato. Il gigantesco dedalo occupa sette ettari di terreno ed è costituito da 400.000 piante di bambù; ospita spazi culturali per 5000 metri quadrati, tra cui la collezione d’arte del designer (oltre 500 opere dal Cinquecento al Novecento) e le opere della casa editrice di Ricci, venduta nel 2004 proprio per pagare i lavori al labirinto.
Il progetto in realtà nasce quarant’anni fa e ha un padrino del calibro di Jorge Luis Borges, collaboratore e amico di Ricci, più volte suo ospite proprio a Fontanellato. Nella poetica del grande scrittore argentino il dedalo è uno dei concetti-simbolo, a partire naturalmente da L’Aleph: Ricci condivide con Borges questa fascinazione e basta dare un’occhiata al suo Labirinti per capire quali risultati possa generare l’unione fra passione enciclopedica, cura verso il dettaglio e innato buon gusto. D’altronde, se l’introduzione è firmata da Umberto Eco ci sarà un motivo…
Insomma, non resta che vederlo, questo prodigio architettonico: l’inaugurazione è oggi ma le visite (che si possono già prenotare online) iniziano dal 5 giugno. Nella speranza che, nel frattempo, il Minotauro non decida di abbandonare il labirinto di Cnosso…