Hai un amico scrittore che ti rifila costantemente le bozze del suo “capolavoro”? Non sai come fare per uscire da una situazione che ti farebbe perdere la sua amicizia?
È una circostanza ai limiti del tragicomico e le opzioni che ti si profilavano davanti, fino a oggi, erano solo due:
Opzione 1
Fai una recensione sincera ma negativa, argomentando dettagliatamente i motivi del tuo patimento. Perché, a parte l’esergo che era una citazione di Coelho, il resto non ti andava proprio giù, nemmeno fosse una parmigiana bollente con 40 gradi di temperatura esterna. L’amico è ferito e smette di parlarti, se ti va male. Se invece ti va malissimo non ti rivolge più parola, e inizia anche a dire in giro che di libri non ne capisci un acca.
Opzione 2
Fai una recensione disonesta ma positiva, in cui sciorini un elogio che nemmeno la tua prof. di letteratura davanti al verso La pargoletta mano, il verde melograno da’ bei vermigli fior. «Questa sì che è letteratura!», esclami, dandogli vigorose pacche sulle spalle. Il tuo amico è contento, è talmente contento che ne parla a tutti i suoi altri amici “scrittori” e nel giro di un mese ti ritrovi da leggere – e a recensire positivamente – venti-trenta manoscritti.
Insomma, sembra non ci sia scampo. Ecco perché crediamo siano utili 3 consigli per stroncare un libro con diplomazia.
Parti dal progetto e arriva all’esecuzione
Spesso il progetto nella sua testa è molto diverso da quello che poi arriva a mettere su carta. Voleva scrivere un libro sulla gioia di vivere ma il risultato richiede l’assunzione di anti-depressivi? Valorizza l’idea dalla quale è partito, è molto più importante – in questo caso – del risultato concreto, sul quale magari può migliorare.
Sii tecnico
Inizia a porgli domande del tipo: hai scritto la scaletta? «Non hai fatto la scaletta?!» Perché senza scaletta non si va da nessuna parte, e se per caso non è passato per questa fase, eccolo, l’errore madornale che ha mandato a monte il suo fantastico progetto.
Scegli un dettaglio
In tutto il libro ci sarà un dettaglio, un personaggio, anche solo uno stralcio di dialogo che, se non ti sarà piaciuto, ti avrà almeno incuriosito. Scovalo e dì, a quel punto sinceramente, perché l’hai apprezzato. Non ferirai il tuo amico, anzi lo lusingherai e cosa più importante lo aiuterai davvero a capire cosa preferiscono i lettori come te.