Quando si dice che alcuni libri sembrano vivere di vita propria, si utilizza una metafora: i grandi romanzi, effettivamente, riescono a oltrepassare le intenzioni degli stessi autori e ad agire sul mondo, grazie alla forza delle idee e delle storie che contengono.
Le opere di Terry Border ci dicono qualcosa in più su questa capacità. L’artista di Indianapolis è uno che non si prende troppo sul serio, come si deduce dalla scherzosa bio del suo sito personale, e non ci stupisce sapere che il progetto “Bent Objects”, nato nel 2006, ha questo nome perché «tutti gli altri erano già stati presi». La cosa importante è che Border da allora ha iniziato a decorare oggetti ordinari con fil di ferro, creando storie che «per qualche strana ragione piacevano alla gente», e arrivando così alla collezione dei “libri animati”.
Il suo nome è Wiry Limbs, Paper Backs ed è composta da classici della letteratura risorti e personificati. Si passa da un 1984 spiegazzato e armato di telecamera, a un Giulio Cesare trafitto e sanguinante; da un Lo Hobbit che prova a infilare l’anello, a un Dracula coperto dal mantello. Creazioni che strappano un sorriso ma anche una riflessione: perché la letteratura ha effettivamente il potere di farci vedere la realtà con occhi diversi, di darci una mano nei momenti di difficoltà, di renderci tristi oppure felici. Proprio come le persone che ci stanno attorno, alcuni libri sembrano avere un carattere e un’anima.
Se hai voglia di viaggiare con la fantasia grazie a questi piccoli-grandi capolavori, non resta che dare un’occhiata alla gallery, ma sappi che il rischio è di trovarsi al più presto in libreria: perché, naturalmente, le opere di Border ti invoglieranno a leggere (o rileggere) gli originali, per scoprire (o riscoprire) i segreti che hanno reso questi romanzi grandi classici della letteratura mondiale.