La città che stregò Goethe e Stendhal, della pizza ma anche della cronaca nera, di Maradona e Pino Daniele, Totò e Massimo Troisi: Napoli è questo e molto di più, un posto unico e straordinario, pieno di vita, amato strenuamente dai propri abitanti e ammirato dai visitatori di tutto il mondo. Ecco cinque libri in grado di raccontare questa città dall’interno con ironia, leggerezza e sincerità.
Tutti conosciamo Napoli e il suo bagaglio di luoghi comuni secolari: allora perché andarci? Questo libro nasce da una paradossale provocazione guida semiseria, all’insegna dell’ironia e del rovesciamento, che è soprattutto una dichiarazione di amore-odio nei confronti di una città che non può stare indifferente, specialmente a chi le appartiene. Da leggere: Non scendete a Napoli, di Antonio Pascale.
Si arriva a Napoli con il pregiudizio che questa città sia tutta sole, pizza e mandolino. Premesso che la pizza è una delle cose migliori che esistano al mondo e che la musica napoletana resta uno dei patrimoni dell’umanità, possiamo serenamente affermare che Napoli oggi è molto altro. Da leggere: 101 cose da fare a Napoli almeno una volta nella vita, di Agnese Palumbo.
Non si può parlare di Napoli senza parlare del Napoli, senza descrivere la passione viscerale dei suoi abitanti per il calcio e la squadra che li rappresenta: questo libro riesce a raccontare, grazie ai personaggi indimenticabili, cosa voglia dire essere tifosi nella città in cui Maradona è ancora venerato come un santo laico. Da leggere: Il resto della settimana, di Maurizio De Giovanni.
Queste pagine ci portano in una Napoli che non conosciamo e che vediamo con gli occhi di un bambino di sette anni: la psichedelia degli anni Settanta, tra collettivi e feste, e le vicende di una famiglia squinternata e bellissima, tra sarte che cuciono pantaloni a zampa d’elefante e parenti convinti di essere Superman. Da leggere: La kryptonite nella borsa, di Ivan Cotroneo.
Matilde Serao è stata una scrittrice coraggiosa e combattiva, nonché la fondatrice del «Mattino»: questo libro è uno straordinario reportage letterario della Napoli di fine Ottocento, un affresco corale lucido e ancora attuale della città. Da leggere: Il ventre di Napoli, di Matilde Serao.
Don Gaetano è uomo tuttofare in un grande caseggiato della Napoli popolosa e selvaggia degli anni cinquanta: elettricista, muratore, portiere dei quotidiani inferni del vivere. Da leggere: Il primo giorno della felicità, di Erri de Luca.