Esattamente 58 anni fa, On the Road (in italiano, Sulla strada) di Jack Kerouac arrivava in tutte le librerie degli Stati Uniti. In Italia fece la sua comparsa due anni più tardi, nel 1959, con un’introduzione di Fernanda Pivano. Il libro racconta di Sal Paradise, pseudonimo di Jack Kerouac, che insieme a un amico, Dean, si mette in viaggio, animato da un’infinita ansia di vita e di esperienza, sulle highways dell’America e del Messico. Il romanzo ne registra le tappe, le rivelazioni, gli incontri, dando vita a una storia di grande autenticità artistica ed esistenziale dai ritmi tesi e coinvolgenti.
La genesi del romanzo-manifesto della Beat Generation è piuttosto curiosa: Jack Kerouac – che all’epoca aveva 29 anni – ammise di averlo scritto in tre settimane, con l’aiuto del solo caffè, e non sotto l’effetto di qualche droga. La stesura avvenne nella sua casa a Ozone Park, nel Queens, consultando gli appunti raccolti durante gli ultimi viaggi. Il testo fu dattiloscritto grazie a una macchina da scrivere su un unico rotolo di carta, lungo 36 metri. Questo originale manoscritto fu battuto all’asta nel 2001 e venduto per oltre due milioni di dollari.