“Siamo fuori tempo massimo”: appello del mondo della cultura e dello spettacolo sulla Legge Cirinnà
Scritto da:
Redazione BookToBook
22 Feb 2016
Sebastiano Mauri lancia l’appello sulle Unioni Civili: approvate subito la legge Cirinnà. «Con un semplice passaparola fra amici siamo arrivati a più di 400 adesioni», spiega l’autore de Il giorno più felice della mia vita su Repubblica.it, che ha raccolto l’appello.
Tra i firmatari i nomi di scrittori come Ivan Cotroneo, Valeria Parrella, Nicola Lagioia e Bianca Pitzorno, e di editori, come Antonio Sellerio. La lettera, indirizzata «agli onorevoli membri del Parlamento italiano», punta il dito sul ritardo dell’Italia «nel riconoscimento di diritti fondamentali a tutti i suoi cittadini». Ecco il testo completo dell’appello e la petizione su Change.org.
La legge Cirinnà rappresenta, oggi, l’occasione storica di fare un primo passo verso il riconoscimento di diritti civili e umani fondamentali.
È tardi per perdersi in strategie politiche, si sta parlando delle vite concrete di milioni d’italiani in estenuante attesa di esistere agli occhi dello Stato. Siamo fuori tempo massimo, come hanno chiaramente indicato la Corte Costituzionale e la Corte Europea dei Diritti Umani.
Ti potrebbero interessare anche
#49libri49giorni: l’elenco di libri (per bambini) proibiti diventa una lista di consigli di lettura
Anche un libro è #Unamicoinpiù: perché è importante allearsi per i diritti