Non manca molto, ormai: il 3 settembre 2015 arriverà anche nelle sale italiane il film tratto da Città di carta. Dopo il successo incredibile di Colpa delle stelle, arriva la versione per il grande schermo di un altro romanzo di John Green. Non importa se la storia di Hazel e Augustus ha già consumato le tue scorte di fazzoletti, ci sono almeno tre ottime ragioni per cui Città di carta non può mancare tra i tuoi libri preferiti.
1. Se angoscianti distopie, vampiri affamati e storie d’amore decisamente sopra le righe ti hanno stancato o non sono mai state tra le tue letture preferite, hai trovato pane per i tuoi denti. «È la miglior storia reale che abbia mai letto» dice Alex su Goodreads, pur ammettendo di non essere un fan delle storie reali. «Se non l’avessi letto», ammette, «mi sarei perso qualcosa di importante.» Non fidarti di noi, ma fidati degli altri lettori: leggi le recensioni. Lo troverai irresistibile.
2. Non perderti un personaggio formidabile come quello di Margo. John Green dice di essersi ispirato a un suo amico del liceo, Jon: sembra già un fatto curioso. Ma l’autore stesso dice di riconoscercisi molto. È un personaggio complesso: non pensare che ti piacerà del tutto, e sarà questo il suo bello. Un indizio sul suo carattere? È nel suo nome, scelto perché contiene il verbo “andare” (“go”). La maniera migliore per scoprire Margo è leggere Città di carta, è ovvio. Ma puoi leggere anche altre curiosità sul sito di John Green.
3. Quando un libro arriva al cinema gli argomenti di discussione si moltiplicano. Sei d’accordo sulla scelta degli attori? Ti soddisferà il modo in cui la storia si svolgerà sul grande schermo? Come ti prepari in queste circostanze, guardi prima il film o cominci leggendo il libro? Insomma, ci sono davvero un sacco di domande a cui rispondere! Dato che manca ancora qualche mese, cominciare dalle prime pagine può essere una buona idea.
Bonus: 5 cose imperdibili da sapere su John Green.
«Margo ha sempre amato i misteri. E di fronte a tutte le cose che sono successe dopo non ho mai smesso di credere che li abbia amati così tanto, i misteri, da essere diventata lei stessa uno di loro.»