Dopo I nostri cuori chimici e La lista semidefinitiva dei miei peggiori incubi, Krystal Sutherland ritorna in libreria con Le sorelle Hollow (House of Hollow, in originale), una fiaba dark in cui mitologia celtica, elementi stregoneschi e demoniaci legati al culto della bellezza e leggende su ciò che c’è tra la vita e la morte si fondono e danno origine a un romanzo che si legge tutto d’un fiato.
Dopo I nostri cuori chimici arriva Le sorelle Hollow
Protagoniste di questo romanzo young adult sono appunto le sorelle Hollow, Grey, Vivi e Iris. Grey non ha neanche vent’anni e lavora nel mondo della moda (ha fondato una casa di moda chiamata House of Hollow i cui vestiti sono indossati da tutto il globo), è una ragazza bellissima, famosissima, ricchissima; Vivi ha un paio di anni in meno di Grey ed è una musicista che suona in una band di successo, è trasgressiva, ama bere, fumare, farsi tatuare e girare il mondo in tournée; e poi c’è Iris, più pacata e dolce delle altre che frequenta ancora le scuole superiori e che vive per soddisfare sua madre, Cate.
Nonostante siano diverse fra loro, le tre sorelle sono legatissime, quasi come se fossero gemelle. Percepiscono i pensieri e le emozioni delle altre anche a chilometri di distanza e non riescono a fare a meno di cercarsi ed esserci l’una per l’altra. Forse perché, quand’erano piccole, è accaduto loro qualcosa che non ricordano ma che ha lasciato loro una cicatrice alla base del collo.
Durante l’infanzia, nella notte di Capodanno, le tre sorelle scomparvero dalla strada, proprio sotto gli occhi dei loro genitori che le cercarono per giorni e giorni.
Un mese dopo, le sorelle furono trovate nude, accoccolate e dormienti in una strada di Edimburgo (proprio il luogo in cui erano state viste l’ultima volta).
Delle settimane passate fuori casa le bambine non ricordano nulla ma quello che è lampante è che i loro capelli scuri si sono imbiancati e hanno il colore del latte e gli occhi da azzurri sono diventati neri. Tornate a casa, Grey, Vivi e Iris, sono fameliche, mangiano perfino le scatolette del gatto e dormono sempre insieme.
Le tre hanno un rapporto quasi malato e non hanno amici al di fuori di loro stesse. I loro genitori, Gabe e Cate, prendono il ritorno delle figlie in maniera differente: la madre prova a comprendere i comportamenti strani delle figlie non accettandone le stranezze mentre Gabe, il padre, diventa quasi folle perché non crede che quelle che ha davanti siano le sue bambine tanto che, a un certo punto, si suicida.
Gli anni passano e molte cose accadono: Grey – la più imponente delle tre sorelle – litiga pesantemente con la madre e se ne va di casa, seguita poco dopo da Vivi che non tollera le regole imposte dalla madre, troppo apprensiva e preoccupata. L’unica che le rimane accanto è Iris – voce narrante – che cresce soffocata dalle attenzioni di Cate ma non lo dà a vedere e subisce di buon grado messaggi, chiamate e anche il tracciamento gps sul suo cellulare.
Ognuna di noi conosceva il suo ruolo: Grey era il capo, il leader, il capitano, quella che assumeva il comando, prendeva le decisioni e andava avanti. Vivi era la vice divertente, quella che suggeriva marachelle e raccontava barzellette, quella selvaggia, ma nonostante quella sua propensione all’anarchia e l’avversione per l’autorità, si adeguava sempre a Grey. Avevo un mezzo sospetto che Vivi se ne fosse andata per conto suo a quindici anni proprio per sfuggire alle regole ferree di Grey. Il mio ruolo era quello della più giovane, della bambina, della creatura da proteggere.
Sebbene Cate non abbia più rapporti con Grey sa che non può impedire a Iris di incontrarla quando ritorna da Londra o da Parigi proprio per il rapporto morboso che intercorre fra le tre ed è per questo motivo che ha acconsentito a Iris di andare al concerto di Vivi – che si terrà in città quella sera – insieme a Grey, ma le cose non saranno così semplici. Iris non vede le sorelle maggiori da tempo e non vede l’ora di passare del tempo con loro. Sa che Vivi le racconterà tutte le sue storie d’amore finite male con diverse ragazze europee incontrate in tour e spera che Grey possa dirle qualcosa di più sul suo splendido e magnetico ragazzo, modello anche lui, Tyler Yang.
Le sorelle Hollow: una fiaba dark tra creature strane e rapporti morbosi
Il giorno in cui comincia la narrazione, Iris va a fare la sua solita corsa mattutina per poi tornare quasi subito a casa: ha infatti intravisto una strana creatura con le corna che la fissava. A scuola, dove il clima non è mai sereno perché Iris viene chiamata “strega” e bullizzata dalle compagne (le stesse che poi la cercano perché vorrebbero essere notate da Grey), Iris continua a essere agitata, anche perché Grey non risponde ai suoi messaggi dalla sera prima. Essendo preoccupata, chiede all’insegnante di poter prendere una boccata d’aria e fuori dalla scuola incontra Vivi che è andata a prenderla. Vivi cerca di tranquillizzare Iris dicendole che probabilmente Grey è ancora in volo, ma entrambe – proprio per la relazione che le tre hanno e che permette loro di percepirsi a vicenda – sanno che qualcosa non quadra perché non riescono a “sentire” Grey.
C’entra forse il mostro con le corna avvistato quella mattina?
Le ore passano e sia Vivi che Iris sono preoccupate perché di Grey non c’è traccia. Arriva l’ora del concerto, Iris assiste dal backstage alla performance del gruppo di sua sorella, sperando di vedere arrivare Grey da un momento all’altro, ma l’unica cosa che accade è che anche Vivi, tra il pubblico, avvista il mostro con le corna che Iris aveva incontrato quella mattina.
Dopo il concerto, le due decidono di provare a visitare l’appartamento acquistato da Grey ma quando vi entrano rimangono perplesse perché Grey non avrebbe mai arredato una casa in quel modo e quello che si trovano davanti sembra più una camera d’albergo o una casa vacanze.
Ma quell’appartamento non era la casa della sorella che conoscevo. Quando Grey fantasticava di scappare via, non si vedeva diretta in un luogo come questo, piuttosto in qualche opulento e misterioso nascondiglio a Budapest o Praga, un luogo avvolto dal velluto e dall’ottone. Vivi aveva richiesto a Grey che quel luogo avesse una biblioteca. Tutto quello che avevo voluto io erano stati pavimenti a scacchi bianchi e neri in cucina e nei bagni, come li avevo io in tutte le mie case in Sims 4 ogni volta che ci giocavo. A tredici anni l’avevo considerato il massimo del lusso.
Non trovando alcun indizio, Vivi e Iris – prima di denunciare la scomparsa della sorella maggiore alla polizia – decidono di rintracciare Tyler Yang, il fidanzato di Grey, per fargli qualche domanda. Lo intercettano in una discoteca e inizialmente il ragazzo non vuole parlare con loro, dice semplicemente che non sa dove sia Grey e che si sono lasciati perché lui sospetta che lei abbia un altro.
«Quello di tua sorella è un amore bugiardo, lo so benissimo» esclamò Tyler camminando su e giù per la cucina, la bottiglia di gin sempre in mano.
«Di che stai parlando?»
«È tutta una finzione, come in quel film, Gone Girl! Io finirò per rimetterci ed è esattamente quello che vuole lei.»
Ma a poco a poco anche Tyler si mostrerà preoccupato e si unirà alle ricerche. È così che le sorelle e Tyler danno vita a un trio investigativo buffo e poco equilibrato (i loro botta e risposta smorzano la gravità della situazione strappando al lettore qualche risata) e si mettono alla ricerca della splendida e inarrivabile Grey Hollow. Scopriranno che non solo c’entra il mostro con le corna avvistato da Vivi e Iris, ma che la scomparsa di Grey ha a che fare con la sparizione dell’infanzia di cui non hanno ricordi.
Dove sono state per così tanto tempo?
Tutte le storie e le leggende narrate da Grey hanno qualcosa di vero? Perché tutte e tre sembrano possedere dei poteri magici?
E come mai dalle loro ferite fuoriescono fiori?
Cosa si fa quando qualcuno che amiamo scompare? Quando tutte le ricerche possibili sono state compiute, cosa fai nelle lunghe ore che ti aspettano, cariche di assenza e di preoccupazione? Vivi reagì ubriacandosi il più possibile e il più a lungo possibile, per dissolversi dentro se stessa. Io vagai per i piani della nostra casa, togliendo la polvere dai ricordi di Grey in ogni stanza, con Sasha sempre alle calcagna, come se la gatta riuscisse a percepire il mio dolore e la mia ansia.
Realismo magico con echi horror esoterici. Il mondo de Le sorelle Hollow
La scrittura di Sutherland in questo romanzo è permeata da un realismo magico e gotico che aleggia intorno alle tre protagoniste i cui caratteri, diversi ma forti, spiccano e fanno sì che le tre si completino a vicenda. Leggendolo sembra quasi di tornare indietro nel tempo, in un’epoca stregonesca fatta di riti e incantesimi che prevedono l’utilizzo delle erbe e delle rune.
Le sorelle Hollow, con echi horror ed esoterici, è una lettura inquietante che fa sobbalzare dalla sedia capitolo dopo capitolo e, allo stesso tempo, fa sì che il lettore voglia andare avanti per scoprire la verità: cosa è davvero successo alle sorelle Hollow dieci anni prima? Possibile che non ricordino nulla? O tra loro qualcuna sta mentendo?