Nel nuovo romanzo di Pier Paolo Giannubilo, Incendio sul mare, sfavillano la luce e i colori del Mediterraneo, e i temi più attuali si fondono con i nodi eterni della grande letteratura: l’amore, il peso dei segreti e delle verità negate, la colpa e il riscatto.
Riccardo Manes e la sua compagna italo-etiope Jasmin lasciano precipitosamente Londra nel 2019 per stabilirsi fra la cittadina sul Mare Adriatico in cui lui è cresciuto e il vicino arcipelago delle Tremiti, l’Eden della sua infanzia.
A fine anni ’90 Riccardo è stato fra i primi, in Europa, a credere nella rivoluzione digitale, e uno dei pionieri della professione di responsabile della Sicurezza su Internet. La sua carriera, sempre dietro le quinte della Rete, è stata una scalata sociale folgorante, prima come dirigente dei più grandi social media e poi come consulente dei colossi della tecnologia e delle forze di polizia internazionali nella lotta ai crimini on line. Un percorso che lo ha esposto a grossi rischi e precocemente logorato, ma anche reso ricco a sufficienza, poco più che quarantenne, per poter lasciare tutto e iniziare una nuova vita concentrandosi sul suo avveniristico progetto di riqualificazione e salvaguardia ambientale delle amate Tremiti.
La solidità è una condizione transitoria, un colossale inganno.
L’esito finale sembra implicito nelle premesse, come il collasso di un castello di carte o un pupazzo di neve. D’un tratto la realtà si palesa sottosopra in una stravolta prospettiva picassiana. Uno sparpagliamento di inerti tessere plastificate sul tavolino. Una carota annerita che galleggia in una pozza d’acqua sporca insieme a un cappello infeltrito, una sciarpa a righe e qualche bottone colorato. Le nostre certezze più granitiche ridotte a un cumulo di polvere fumante.
Le trame delle vite reali non sono forse tutte trame di disillusione?
La coppia trascorre due rigeneranti settimane di vacanza immersa nella natura selvaggia di quel piccolo angolo di paradiso, accolta con generosa ospitalità dalla gente del posto. Iano Franzese – zio materno e mentore di Riccardo, un ex professore con trascorsi da incallito donnaiolo – e un’enigmatica guida locale di nome Emma introducono Jasmin alle antiche leggende e alla storia millenaria delle isole: dai miti greci del fondatore Diomede ai monaci medievali custodi dell’abbazia chiamata “la Montecassino sul mare”, dediti al libertinaggio e al contrabbando; dai racconti dei tanti reietti esiliati in ogni tempo nell’arcipelago ai patriarchi delle prime famiglie locali, criminali rastrellati dai Borboni nell’800 a Ischia e a Napoli; dai deportati libici, vittime del colonialismo italiano, ai femminielli confinati dai fascisti negli anni ’30 che formarono alle Tremiti la prima comunità omosessuale d’Italia.
L’idillio si spezza bruscamente quando Riccardo acquista l’incantevole villa-studio nell’isola di San Domino che fu di Lucio Dalla – della quale gli abitanti del posto sono particolarmente gelosi – e dal suo passato familiare riemerge Alex, un suo “fratello adottivo mancato”, rifugiatosi alle Tremiti dopo che la sua vita è stata distrutta da infamanti fake news diventate virali sui social. L’arcipelago comincia così a svelare lentamente il suo lato primordiale e perturbante, diventando un teatro di equivoci, menzogne e sottili vessazioni psicologiche. La bellezza di Jasmin suscita attenzioni sempre più morbose, e la decisa reazione di Riccardo riapre ferite mai sanate, i rancori riesplodono con una virulenza che non risparmia più nessuno, in un climax di conflitti che cresce di pagina in pagina fino all’imprevedibile epilogo.
La trama densa di suspense di Incendio sul mare, col suo continuo gioco di specchi fra il passato mitico dell’Occidente e le contraddizioni del nostro presente fra hi-tech e mentalità tradizionale, affronta temi eterni come il peso delle verità negate e il rapporto fra colpa e riscatto insieme a questioni di scottante attualità, dalla funesta pervasività dei social all’emergenza dei cambiamenti climatici, lasciando venire implacabilmente a galla, uno dopo l’altro, i colpevoli segreti di tutti attori in gioco, anche i più insospettabili.