Michael Chabon, Premio Pulitzer per la narrativa con Le fantastiche avventure di Kavalier e Clay e inserito dal Guardian nella lista dei 100 libri più importanti del XXI secolo, è tornato con un nuovo libro. Ma stavolta ci mostra un Michael Chabon differente che si esprime attraverso un testo inedito e intimo.
Il titolo è Imprevedibili sprazzi di paternità, e questi pensieri imprevedibili lo sono davvero.
L’autore affida infatti a una serie di eleganti divagazioni il compito di esprimere cosa voglia dire per lui essere genitori.
Attinge alle proprie esperienze personali per raccontare i mille significati della paternità non come stato immutabile, bensì come sentimento da coltivare, per crescere e far crescere.
Paternità e scrittura: un binomio possibile?
Il libro parte da uno spunto provocatorio, una conversazione con uno scrittore affermato avuta anni prima a una festa. L’interlocutore gli disse più o meno così:
Scrivere è un’attività pratica. Più scrivi, più bravo diventi come scrittore e più libri produci. Eccellenza più produttività, ecco la formula per mantenere il successo, e il coefficiente di entrambe era il tempo. I bambini, disse l’illustre, sono notoriamente ladri di tempo […] Gli scrittori devono essere irresponsabili, alla fin fine, in tutto fuorché nella scrittura, liberi da impegni se non quello di produrre un tot parole al giorno. I figli, al contrario, richiedevano stabilità, costanza, abitudinarietà e, soprattutto, impegno. In parole povere, mi stava dicendo, i figli sono il contrario della scrittura.
Ma in realtà, come si vede nel corso della lettura, la condizione di padre somiglia per Michael Chabon a quella di scrittore.
Entrambe si basano su un “potere” creatore, sulla possibilità di cercare storie, di dare loro vita, coltivandole evolvendo con loro.
Il binomio famiglia-storie era già stato al centro di alcuni dei suoi precedenti grandi romanzi, come Sognando la luna, un libro che parla di follia, di guerra e di avventura; che affronta il sesso, il matrimonio, il desiderio e al contempo raffigura l’America di metà Novecento attraverso il racconto di una vita immaginata e un commovente dialogo con il nonno.
E anche di Telegraph Avenue, con i commoventi personaggi di Archy che si prende cura di un neonato non suo per allenarsi ad accudire il primo figlio in arrivo e delle ostetriche Gwen e Aviva che hanno il compito di assistere mentre la vita prende forma.
La paternità come dimensione interiore
Questa volta la paternità è indagata nella sua dimensione più interiore, attingendo anche alle parole non dette, ai sentimenti inconfessati, ma con una leggerezza che – come direbbe Italo Calvino – è planare sulle cose dall’alto.
Chabon la scompone in mini quadri, in scene di vita che ne rappresentano i tanti significati e isolandoli dà vita a un ritratto globale e lieve dell’essere padre, ma anche dell’essere figlio, condizione inscindibile per capire chi siamo e qual è la nostra nostra storia.
Non è un libro che insegna regole, al contrario gli sprazzi sono riflessioni imprevedibili, arrivano dalle piccole cose, dagli incontri casuali, dalle occasioni e dalla vita di ogni giorno che semplicemente accade.
Paternità per Michael Chabon è…
Ecco alcuni dei concetti di paternità che Chabon racconta all’interno del libro parlando del rapporto con i suoi figli:
– incoraggiare i momenti di scoperta;
– raccontare storie e dire sempre le cose come stanno;
– essere strani insieme;
– insegnare l’empatia;
– sostenere i sogni altrui, senza cercare di imporre i propri;
– educare alla diversità, all’essere se stessi.
Padri e figli: altre narrazioni
Il tema è al centro di tante altre grandi storie come quella di Gabriel Tallent in Mio assoluto amore, considerato miglior romanzo esordio americano del 2018, che racconta l’adorazione di un padre per la figlia e il modo con cui vivono un rapporto meraviglioso e contorto, isolati in una vecchia casa di legno, in una parte selvaggia della California.
Compra il libro su:
Amazon | Mondadori Store | IBS | LaFeltrinelli
Alberto Pellai invece indaga da cima a fondo il percorso emotivo della paternità con un saggio – Da uomo a padre – che si legge come un romanzo, perché arricchito da una serie di narrazioni sviluppate attraverso il metodo della NPO (Narrativa psicologicamente orientata). Un libro che aiuta a comprendere cosa succede nella mente degli uomini quando diventano padri e come rendere la paternità una tappa evolutiva nel proprio ciclo di vita.
Compra il libro su: